“Gli impianti nucleari producono quantitativi enormi di materiali radioattivi che nessuno sa come smaltire. Nessuno ha mai realizzato un deposito geologico”
LA REALTÀ
· Gli impianti nucleari producono quantitativi molto limitati di materiali radioattivi che sono smaltiti utilizzando tecnologie ormai consolidate.
· Un impianto nucleare da 1.000 MW richiede ogni anno 20 t di combustibile e produce ogni anno
600 kg di scorie ad alta attività derivanti dal ritrattamento del combustibile
2 tonnellate di rifiuti di processo ad alta attività
20 tonnellate di rifiuti di processo a bassa e media attività
· Si tratta di quantitativi molto modesti in rapporto ai rifiuti prodotti da una centrale termoelettrica di uguale potenza. Ad esempio, una centrale a carbone movimenta ogni anno 2 milioni di tonnellate di combustibile e produce 7 milioni di tonnellate di CO2, 120 mila tonnellate di SO2 e 100 mila tonnellate di ceneri che contengono 400 tonnellate di metalli pesanti.
· I materiali radioattivi decadono spontaneamente nel tempo fino a perdere la loro radioattività. Smaltirli significa quindi isolarli dalla biosfera per il tempo sufficiente.
· I materiali a bassa e media attività (95% dei materiali radioattivi prodotti) hanno tempi di decadimento di circa 300 anni. Sono smaltiti in depositi superficiali o sotterranei. Decine di depositi di questo tipo sono in esercizio da molti anni in quasi tutti i paesi industriali.
· I materiali ad alta attività (5% dei materiali radioattivi prodotti) hanno tempi di decadimento di migliaia di anni. Sono smaltiti in depositi geologici,dove l’isolamento è garantito dalla formazione geologica ospite. Depositi di questo tipo sono stati realizzati negli USA (deposito WIPP, New Mexico) e sono in corso di realizzazione in Svezia e in Finlandia.
· Data la modesta quantità di rifiuti ad alta attività finora prodotti, i depositi geologici non sono ritenuti una necessità impellente. I rifiuti continuano infatti ad essere immagazzinati presso gli impianti che li hanno prodotti.
· L’Unione Europea è attualmente orientata verso la realizzazione di depositi internazionali che possano essere utilizzati da più paesi.
· In futuro lo sviluppo dei processi di partizione e trasmutazione degli attinidi e dei reattori di quarta generazione potrebbe rendere non più necessario lo smaltimento geologico.