“La scelta nucleare del governo è anacronistica. Dopo il disastro di Chernobyl il nucleare è stato abbandonato in tutto il mondo. Nei paesi occidentali non si costruiscono più centrali nucleari dagli anni Ottanta. In Europa sono in costruzione solo due reattori; negli USA nessuno”
LA REALTÀ
· Il rallentamento nella costruzione di nuovi impianti nucleari è dovuto al fatto che i paesi occidentali hanno completato negli anni Ottanta i propri programmi di costruzione e non hanno ritenuto necessario (fino al 2004) realizzare nuovi impianti, potendo già contare su una componente nucleare significativa.
· Nonostante la conclusione dei programmi di costruzione, dal disastro di Chernobyl (1986) ad oggi la potenza elettronucleare installata nel mondo è aumentata del 48%.
· Nel continente europeo la fonte nucleare è la prima fonte di produzione elettrica (33%) seguita dal carbone (30%).
· Negli USA la fonte nucleare è la seconda fonte di produzione elettrica (20%) dopo il carbone.
· A fronte del forte aumento dei costi dei combustibili fossili (petrolio, metano, carbone) registrato a partire dal 2004, molti paesi (Francia, Regno Unito, Finlandia, Italia, Olanda, Russia, USA, Giappone, Cina, India, …) stanno avviando nuovi programmi nucleari.
In Europa sono attualmente in costruzione 17 nuovi reattori e 25 sono in fase di pianificazione.
Negli USA sono in corso di autorizzazione 26 nuovi reattori, 5 dei quali sono stati già ordinati.
in Asia sono in costruzione 35 nuovi reattori (la sola Cina intende costruirne un centinaio).
· ONU-IAEA,OCSE-NEA e USDOE prevedono che la potenza nucleare installata nel mondo raddoppierà entro il 2030.