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Bufale Nucleari

Bufala N° 25

29 Settembre 2017 da introw

“Negli impianti nucleari si verificano ogni giorno gravi incidenti. Negli ultimi tre anni si sono verificati due incidenti in Giappone (Fukushima e Kashiwazaki), uno in Slovenia (Krsko) e tre in Francia (Tricastin)”

LA REALTÀ

· Non si tratta di “gravi incidenti” ma di malfunzionamenti di impianto privi di conseguenze.

· Qualunque deviazione dal normale funzionamento degli impianti nucleari è oggetto di comunicazioni immediate alla International Atomic Energy Agency (IAEA) dell’ONU che classifica gli eventi secondo la gravità nella scala INES, che va da 0 a 7. Gli eventi classificati da 1 a 3 sono definiti in inglese “incident” (che in italiano non si traduce “incidente”, ma “anomalia”, “malfunzionamento” o “guasto”) mentre i livelli da 4 a 7 sono definiti “accident” (che in italiano si traduce effettivamente “incidente”).

· Kashiwazaki, 16 luglio 2007. La centrale è interessata da un terremoto di magnitudo 7 della scala Richter, dieci volte più intenso di quello dell’Aquila del 2009. Le oscillazioni indotte dal sisma determinano lo sversamento di 1,2 metri cubi di acqua da una piscina del combustibile. L’acqua ha un contenuto di radioattività pari a 50 Bq/litro, ed è quindi meno radioattiva di una normale acqua minerale. Non ci sono conseguenze sanitarie e ambientali e l’evento è classificato dall’IAEA al livello zero della scala INES.

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Bufala N° 31

29 Settembre 2017 da introw

“Gli impianti nucleari producono quantitativi enormi di materiali radioattivi che nessuno sa come smaltire. Nessuno ha mai realizzato un deposito geologico”

LA REALTÀ

· Gli impianti nucleari producono quantitativi molto limitati di materiali radioattivi che sono smaltiti utilizzando tecnologie ormai consolidate.

· Un impianto nucleare da 1.000 MW richiede ogni anno 20 t di combustibile e produce ogni anno

600 kg di scorie ad alta attività derivanti dal ritrattamento del combustibile
2 tonnellate di rifiuti di processo ad alta attività
20 tonnellate di rifiuti di processo a bassa e media attività

· Si tratta di quantitativi molto modesti in rapporto ai rifiuti prodotti da una centrale termoelettrica di uguale potenza. Ad esempio, una centrale a carbone movimenta ogni anno 2 milioni di tonnellate di combustibile e produce 7 milioni di tonnellate di CO2, 120 mila tonnellate di SO2 e 100 mila tonnellate di ceneri che contengono 400 tonnellate di metalli pesanti.

 

· I materiali radioattivi decadono spontaneamente nel tempo fino a perdere la loro radioattività. Smaltirli significa quindi isolarli dalla biosfera per il tempo sufficiente.

· I materiali a bassa e media attività (95% dei materiali radioattivi prodotti) hanno tempi di decadimento di circa 300 anni. Sono smaltiti in depositi superficiali o sotterranei. Decine di depositi di questo tipo sono in esercizio da molti anni in quasi tutti i paesi industriali.

· I materiali ad alta attività (5% dei materiali radioattivi prodotti) hanno tempi di decadimento di migliaia di anni. Sono smaltiti in depositi geologici,dove l’isolamento è garantito dalla formazione geologica ospite. Depositi di questo tipo sono stati realizzati negli USA (deposito WIPP, New Mexico) e sono in corso di realizzazione in Svezia e in Finlandia.

· Data la modesta quantità di rifiuti ad alta attività finora prodotti, i depositi geologici non sono ritenuti una necessità impellente. I rifiuti continuano infatti ad essere immagazzinati presso gli impianti che li hanno prodotti.

· L’Unione Europea è attualmente orientata verso la realizzazione di depositi internazionali che possano essere utilizzati da più paesi.

· In futuro lo sviluppo dei processi di partizione e trasmutazione degli attinidi e dei reattori di quarta generazione potrebbe rendere non più necessario lo smaltimento geologico.

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Bufala N°9

22 Settembre 2017 da introw

“Il nucleare fornisce solo il 6% dell’energia prodotta nel mondo. Quindi si può tranquillamente farne a meno”

LA REALTÀ

· Si può eliminare l’insulina perché rappresenta solo l’1% dei farmaci utilizzati nel mondo?

· Si può eliminare l’idroelettrico perché fornisce solo il 2,2% dell’energia prodotta nel mondo?

· Il nucleare serve per produrre energia elettrica: va quindi considerato il suo contributo alla produzione di energia elettrica.

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Bufala N° 8

22 Settembre 2017 da introw

“La scelta nucleare del governo è anacronistica. Dopo il disastro di Chernobyl il nucleare è stato abbandonato in tutto il mondo. Nei paesi occidentali non si costruiscono più centrali nucleari dagli anni Ottanta. In Europa sono in costruzione solo due reattori; negli USA nessuno”

LA REALTÀ

· Il rallentamento nella costruzione di nuovi impianti nucleari è dovuto al fatto che i paesi occidentali hanno completato negli anni Ottanta i propri programmi di costruzione e non hanno ritenuto necessario (fino al 2004) realizzare nuovi impianti, potendo già contare su una componente nucleare significativa.

· Nonostante la conclusione dei programmi di costruzione, dal disastro di Chernobyl (1986) ad oggi la potenza elettronucleare installata nel mondo è aumentata del 48%.

[Leggi di più…] infoBufala N° 8

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Bufala N°5

22 Settembre 2017 da introw

“Le centrali nucleari saranno pagate dai cittadini italiani”

LA REALTÀ

· La realizzazione delle nuove centrali nucleari italiane sarà finanziata dalle società elettriche mediante

capitali propri (ovvero “in equity”);
prestiti bancari (a tassi di mercato);
contratti di fornitura elettrica a lungo termine.

· Le nuove centrali italiane saranno quindi finanziate con capitali privati e non con fondi pubblici.

· Tutti i nuovi reattori attualmente in costruzione nei paesi ad economia di mercato sono finanziati nello stesso modo.

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