“Negli impianti nucleari si verificano ogni giorno gravi incidenti. Negli ultimi tre anni si sono verificati due incidenti in Giappone (Fukushima e Kashiwazaki), uno in Slovenia (Krsko) e tre in Francia (Tricastin)”
LA REALTÀ
· Non si tratta di “gravi incidenti” ma di malfunzionamenti di impianto privi di conseguenze.
· Qualunque deviazione dal normale funzionamento degli impianti nucleari è oggetto di comunicazioni immediate alla International Atomic Energy Agency (IAEA) dell’ONU che classifica gli eventi secondo la gravità nella scala INES, che va da 0 a 7. Gli eventi classificati da 1 a 3 sono definiti in inglese “incident” (che in italiano non si traduce “incidente”, ma “anomalia”, “malfunzionamento” o “guasto”) mentre i livelli da 4 a 7 sono definiti “accident” (che in italiano si traduce effettivamente “incidente”).
· Kashiwazaki, 16 luglio 2007. La centrale è interessata da un terremoto di magnitudo 7 della scala Richter, dieci volte più intenso di quello dell’Aquila del 2009. Le oscillazioni indotte dal sisma determinano lo sversamento di 1,2 metri cubi di acqua da una piscina del combustibile. L’acqua ha un contenuto di radioattività pari a 50 Bq/litro, ed è quindi meno radioattiva di una normale acqua minerale. Non ci sono conseguenze sanitarie e ambientali e l’evento è classificato dall’IAEA al livello zero della scala INES.