Dopo l’incidente di Fukushima-Daichi, avvenuto nel marzo 2011, la Tepco, ovvero la Tokyo Electric Power Company, ha ottenuto il permesso per la riapertura di una centrale nucleare.
La Nuclear Regulation Authority ha, infatti, approvato il piano della Tepco, al fine di riattivare i reattori 6 e 7 della centrale atomica che è stata considerata come il maggior impianto nucleare del mondo, ed è quella di Kashiwazaki-Kariwa.
I reattori 6 e 7 sono i più nuovi e sono ad acqua pesante, dello stesso tipo di quelli di Fukushima Dai-Ichi. Fino ad oggi nessuno di questi reattori e impianti aveva ottenuto l’ok preliminare al riavvio. Ma le polemiche non sono mancate: Greenpeace ha spiegato che le autorità hanno effettuato una scelta azzardata, mostrando grande debolezza verso la lobby nucleare.
Il percorso per la riapertura resta però accidentato, perché ora serve il consenso delle autorità locali. Secondo il governatore della prefettura di Niigata Ryuichi Yoneyama, servono circa tre o quattro anni per ottenere l’ok che segnerà la reale attivazione dell’impianto.
Intanto, nei giorni scorsi si è parlato di alcuni ritardi legati alla centrale danneggiata di Fukushima Dai-ichi. La rimozione delle barre di combustibile presso i reattori 1 e 2 non sarà ultimata prima del 2023.