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Bufala N°18

22 Settembre 2017 da introw

“Sono gli stessi esperti di radioprotezione (ICRP) a dire che gli effetti sanitari della radioattività sono proporzionali alle dosi e che non esiste alcuna soglia. Ciò significa che anche dosi minime
di radioattività producono danni sanitari”

LA REALTÀ

· L’ipotesi di proporzionalità senza soglia tra dosi ed effetti è un’ipotesi di lavoro (non una verità scientifica) che si usa per valutare l’adeguatezza delle misure di radioprotezione e non gli effetti di una determinata esposizione.

· Secondo questa ipotesi gli effetti (ipotetici) delle basse dosi si calcolano a partire da quelli (reali) riscontrati alle alte dosi (esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki) tracciando una retta fino a zero.

· Questa ipotesi porta a sopravvalutare gli effetti delle piccole dosi, e quindi agisce nel senso della sicurezza in fase di progettazione delle misure di radioprotezione.

· Nella realtà le cose stanno diversamente.

· L’ipotesi lineare comporta infatti che in un gruppo di 100 persone che assumono ciascuna una dose di 10 Sv si ha lo stesso numero di decessi che in un milione di persone che assumono ciascuno una dose di 1 mSv. È come dire che distribuendo carezze a 1 milione di persone si hanno gli stessi effetti sanitari che distribuendo pugni a 100 persone. È evidente che non può essere così.

· L’evidenza sperimentale mostra invece che gli effetti della radioattività non sono proporzionali alle dosi e che fino a determinati valori di dose (circa 100 mSv) non si registra alcun effetto sanitario negativo.

· Questo fatto risulta evidente considerando l’esposizione alla radioattività naturale. L’esposizione della popolazione italiana alla radioattività naturale varia di un fattore 8 (da 0,5 a 4,5 mSv/anno) a seconda dell’area di residenza. Se fosse vera l’ipotesi lineare, nelle zone a fondo più elevato (Pozzuoli) si dovrebbe registrare una incidenza di patologie radioindotte (tumore, leucemia) 8 volte maggiore rispetto alle zone a fondo più basso (Aosta). Invece i dati epidemiologici non evidenziano alcuna differenza.

· L’ipotesi di linearità senza soglia va quindi utilizzata per progettare e valutare l’efficacia delle misure di radioprotezione, e non per calcolare gli effetti sanitari (inesistenti) delle piccole dosi.

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Bufala N°14

19 Settembre 2017 da introw

“I maggiori paesi industriali, come gli USA, la Germania e la Spagna, non puntano più sul nucleare, ma sulle fonti rinnovabili, come l’eolico. L’Italia dovrebbe investire sulle fonti rinnovabili, non sul nucleare”

La Realtà:

· I paesi industriali che investono sull’eolico e sul fotovoltaico sono quelli che producono la maggior parte dell’energia elettrica (oltre il 75%) con nucleare e carbone, il cui ridotto costo consente di compensare gli elevati costi di produzione delle fonti rinnovabili.

· Gli USA hanno in funzione 100.000 MW nucleari e 26.000 MW eolici: i primi producono il 19% dell’energia elettrica statunitense, i secondi solo lo 0,6%.

[Leggi di più…] infoBufala N°14

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Bufala N°13

19 Settembre 2017 da introw

“Molti paesi industriali, come la Svezia, la Germania e l’Olanda, hanno già deciso di uscire dal nucleare”

La Realtà

· I paesi che in passato avevano deciso (ma solo per motivi politici) di uscire (gradualmente) dal nucleare hanno successivamente annullato quelle scelte.

· Nel 1988 il governo svedese (che comprendeva i Verdi) decise di uscire dal nucleare spegnendo gradualmente i 12 reattori in funzione. Negli anni successivi furono spente le due unità più vecchie. Nel febbraio 2009 il governo ha revocato definitivamente quella decisione (con il consenso del 62% degli svedesi) e sta attualmente pianificando la costruzione di 10 nuovi ereattori.

· Nel 2002 il governo tedesco (che comprendeva i Verdi) decise di limitare in media a 32 anni la vita utile degli impianti nucleari tedeschi, spegnendoli gradualmente. Attuando quel programma l’ultimo reattore tedesco sarebbe stato spento nel 2027. Il 25 gennaio 2010 il nuovo governo tedesco ha deciso di sospendere la decisione e di prolungare di 25 anni l’esercizio delle 17 centrali in funzione.

· Nel 1994 il governo olandese (che comprendeva i Verdi) decise di spegnere nel 2003 l’unico reattore in funzione nel paese. Nel 2003 il reattore non è stato spento e nel 2006 il governo ha annullato la decisione autorizzando l’impianto a prolungare l’esercizio fino al 2034. Nel settembre 2008 l’esercente della centrale ha chiesto l’autorizzazione a costruire nel medesimo sito un secondo reattore.

· La verità è che l’Italia è l’unico paese al mondo ad avere fermato tutti gli impianti nucleari in funzione.

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Osservatorio Fukushima

19 Settembre 2017 da introw

 

Fukushima – Prime Implicazioni Tecnologiche

Fukushima – Aspetti Radiologici ed Ambientali

Fukushima – Descrizione degli eventi

Fukushima – FAQ

Incidente alla centrale di Fukushima

Aggiornamento N.2 – Impatto radiologico e ambientale

Aggiornamento N.3 – Impatto radiologico e ambientale

Aggiornamento N.4 – Roadmap

Presentazione situazione Fukushima 23.05.2011

Aggiornamento N.5 – Impatto radiologico e ambientale

Aggiornamento N.6 – Roadmap

MIT Report : Lessons learned

Radiazioni e aspetti psico-socilai

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Bufala N°20

19 Settembre 2017 da introw

“Il disastro di Chernobyl ha causato centinaia di migliaia di vittime e ha determinato un vertiginoso aumento dei casi di cancro, leucemia e malformazioni neonatali”

La Realtà:

Le conseguenze del disastro di Chernobyl (quelle reali, non quelle immaginarie) sono state compiutamente analizzate in numerose pubblicazioni delle organizzazioni internazionali che, sotto l’egida dell’ONU, dal 1986 ad oggi hanno studiato in maniera approfondita il problema.

· Particolarmente rilevanti al riguardo sono gli studi condotti dal Comitato scientifico delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche (UNSCEAR), le cui risultanze sono state pubblicate a partire dal 1988 e sono disponibili sul sito www.unscear.org.

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