Quanta Energia ricava l’Italia dalle fonti rinnovabili?
La necessità di sviluppare fonti alternative al petrolio e ai gas combustibili è sempre più importante per il futuro del pianeta e per l’instaurazione di un’economia sana. Le fonti di energia rinnovabile sono destinate ad essere le principali fonti energetiche per il prossimo futuro, soppiantando sempre più marcatamente le fonti di energia di origine fossile. Vediamo la situazione in Italia.
Le fonti rinnovabili
Le fonti rinnovabili sono in crescita in Italia, seppure non ancora ai livelli che ci si aspetterebbe in una società moderna. L’apporto di energie rinnovabili sul fabbisogno di energia elettrica si attesta su valori superiori al sul 20 per cento. Questo fa riflettere sull’imponente mole di lavoro che sono chiamate a svolgere anche le pubbliche amministrazioni per incentivare di fatto il passaggio dalle vecchie fonti di energia (petrolio, gas e carbone in primis, ma anche energia nucleare), molte delle quali hanno costi particolarmente alti per il paese essendo importate.
Il dato sorprende anche tenuto conto delle caratteristiche morfologiche del territorio nazionale, della sua ubicazione sul territorio europeo e dei vantaggi che un investimento serio e mirato in produzione di energa da fonti rinnovabili comporterebbe.
Ne sanno qualcosa le tante persone che stanno convertendo i propri impianti domestici alla generazione autonoma di energia, principalmente mediante impianti fotovoltaici con accumulo o eolici, con un risparmi nel medio periodo davvero notevole. Il futuro è nelle energie rinnovabili e questa necessità viene recepita sempre di più dai governi dei paesi industrializzati. Il vero problema è capire che è necessario investire massivamente ora per non trovarsi poi in una situazione di svantaggio. L’Italia gode di una posizione geografica privilegiata rispetto a tanti altri paesi europei, con risorse naturali che altri paesi ci invidiano.

Il rilancio dell’economia può passare solo attraverso la pianificazione e la realizzazione di centrali generatrici di energia pulita. Che sia solare con pannelli fotovoltaici, che sia con centrali idroelettriche piuttosto che con ampie zone in cui impiantare centrali di energia eolica, il territorio del nostro paese è ricco di zone in cui tutto questo è possibile. Le risposte devono venire anche dal mondo politico con provvedimenti tesi a favorire le energie rinnovabili a scapito di quelle non rinnovabili e maggiormente inquinanti. È il cambio di mentalità che farà la differenza.
Autonomia energetica
Il concetto di autonomia energetica è ben conosciuto da chi, grazie all’evoluzione tecnologica e ai costi non più proibitivi, ha attrezzato la propria abitazione o la propria attività produttiva con impianti di generazione di energia derivanti da fonti rinnovabili. L’Italia, purtroppo, è ancora lontana da paesi come la Svezia che è tra i paesi più virtuosi in Europa in fatto di energia pulita, seguita dalla Finlandia, l’Austria e la Lettonia. Le percentuali di produzione di energia da fonti rinnovabili di questi paesi sono superiori al 35 per cento.
Secondo le statistiche, l’Italia negli ultimi anni ha triplicato la percentuale di energia verde riuscendo a superare il tetto del 20 per cento sul totale fissato dall’Europa come obiettivo per il 2020.
Per il 2030 è stato fissato il limite del 30 per cento, tuttavia si potrebbe fare di più, accelerare i processi di implementazione di energie alternative, tenendo conto che sono a disposizione tecnologie ormai mature e convenienti economicamente, senza dimenticare che il clima, soprattutto nel sud Italia, mette a disposizione energia solare, ed eolica ampiamente sfruttabile.
Sarebbe un bel segnale anche per l’indotto e per la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali se le amministrazioni pubbliche dessero finalmente un segnale concreto incoraggiando di fatto l’adozione di fonti rinnovabili da parte di soggetti privati o enti pubblici, incentivantone la realizzazione e l’uso anche attraverso l’adozione di legislazioni più snelle e più moderne sul tema.
L’Italia, in virtù di una posizione geografica privilegiata, persino migliore rispetto a quelle di altri paesi europei che sono al momento in vantaggio in questa speciale classifica, può avere un ruolo da protagonista in questa transizione verso la produzione di energie più sostenibili e maggiormente compatibili come si vede su batteriadomestica.it con la preservazione degli ecosistemi, elementi davvero importanti per la sopravvivenza e la qualità di vita delle future generazioni. Il cambiamento passa anche attraverso scelte consapevoli che riguardano anche la scelta degli amministratori. Sarebbe ora di porre più attenzione anche a questi aspetti e dare credito chi propone stili di vita più compatibili con l’ambiente in cui viviamo.